E’ stato celebrato il 4 Ottobre in Piazza San Giovanni Bosco, il 75° anniversario della presenza delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice a Rosarno, con la Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo Mons. Francesco Milito e con la presenza di molti sacerdoti, di suore provenienti anche da altre zone della Calabria e di due delegate dell’Ispettoria Meridionale, Suor Carla Meschini e Suor Giuliana Luongo, che hanno portato i saluti e la gioia dell’Ispettrice Suor Mara Tagliaferri per questo momento di festa vissuto da tutta l’intera famiglia salesiana. La piazza era gremita di tanta gente che ha voluto dimostrare la sua riconoscenza alle suore che oggi animano e riempiono la casa di Rosarno e a Suor Marinella Gioia, direttrice della stessa, che al termine della celebrazione eucaristica, insieme al Vescovo e al Parroco della cittadina calabrese, Don Pino Varrà, ha inaugurato la targa celebrativa del giubileo di platino.
Tutti insieme, in un clima di festa e di collaborazione generale, che ha visto coinvolti anche gli instancabili giovani del servizio civile, insieme ai membri della Famiglia Salesiana e collaboratori, hanno voluto rendere grazie al Signore per il dono delle FMA e ringraziare ancora le suore per il loro instancabile impegno nella città di Rosarno. Durante la celebrazione, il Vescovo, non ha perso occasione, per sottolineare quanto sia importante la presenza delle FMA in una comunità e quanti frutti le suore abbiamo portato a Rosarno in tutti questi anni. Come spesso accade, la liturgia della Parola si sposa perfettamente con quello che capita nella vita degli uomini e, anche nella giornata di domenica, il Vangelo è come se avesse parlato implicitamente del lavoro che le Figlie di Maria Ausiliatrice compiono ogni giorno: lavorano nel pezzo di vigna che il Signore ha loro affidato e lo fanno con tutto l’amore e la dedizione che, solo contadini amorevoli e interessati veramente alla resa del raccolto, posseggono.
Quanti bambini, quanti giovani, quanti genitori, quanti volontari, quanti insegnanti, quante donne e uomini sono passati in questi 75 anni dall’Istituto di Rosarno è impossibile dirlo, ciò che sappiamo con certezza è che queste persone hanno costruito e continuano a costruire la loro vita su fondamenta solide, su quelli che sono i tratti fondamentali del carisma salesiano di cui le FMA sono l’esempio più bello e concreto; perché una volta che si viene in contatto con la realtà salesiana e la si conosce, è praticamente impossibile far finta che non esista. Difficile varcare il cancello dell’Istituto di Rosarno e non restare sorpresi dall’ accoglienza che le suore posseggono, dalla gentilezza, dalla dedizione, dall’attenzione, dalla fedeltà, dalla riconoscenza, dall’amore che ognuna di loro possiede nei confronti di Don Bosco, di Madre Mazzarello e di Maria Ausiliatrice di cui sono un degno monumento vivente e, soprattutto, è impossibile non accorgersi della gioia nei loro occhi, che le rende uniche e speciali, una sorta di sorriso di Dio sulla Terra.
In una comunità, avere la presenza di un Istituto salesiano per così tanto tempo,è una ricchezza inestimabile. È come se ci fosse un faro sempre acceso pronto ad illuminare la vita di ogni giovane, uomo o donna che passano dal cortile e la luce di questo faro non si spegnerà mai finché ci saranno le figlie di Maria Ausiliatrice pronte ad alimentarla con il loro carisma e il loro amore verso tutti. Questo la cittadinanza di Rosarno lo sa bene e lo ha dimostrato partecipando ai festeggiamenti per questo importante traguardo raggiunto e lo dimostra ogni giorno con la presenza attiva nell’Istituto stesso. Sono passati quasi 200 anni da quando Don Bosco, a nove anni, sognò quello che poi avrebbe messo in pratica nella sua vita e in quella dei suoi amati giovani e, dopo quasi 200 anni, la presenza per 75 anni delle FMA a Rosarno testimonia che il suo sogno continua… con impegno, dedizione, gratuità e tanta gioia, perché come dice Madre Mazzarello: “La gioia è il segno di un cuore che ama il Signore” e a Rosarno questo è parecchio evidente.
La comunità educante di Rosarno
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