Si è celebrata ieri pomeriggio, sabato 19 novembre, la XXXVII Giornata Diocesana della Gioventù nella nostra casa di Taranto. I giorni precedenti sono stati tutto un fermento di preparativi, di organizzazione e riorganizzazione dell’evento, a causa di una probabile pioggia che poi, grazie a Dio, non c’è stata. Finalmente ieri pomeriggio abbiamo visto arrivare i ragazzi prima alla spicciolata per avere poi, letteralmente, invasa la casa. Quasi quattrocento per l’esattezza! Adolescenti e giovani dai quattordici ai trent’anni provenienti da ogni angolo della nostra grande Arcidiocesi. Dopo una lunga e un’animata accoglienza nel nostro cortile, in uno stile tipicamente salesiano, i giovani sono stati capaci di fare subito silenzio per raccogliersi in una breve ma sentita preghiera iniziale per affidare l’esperienza a colei che è stata la vera animatrice per tutto il tempo: Maria, Madre sollecita. Al termine, suddivisi in gruppi più piccoli, i giovani si sono alternati nel visitare degli stands in un percorso che, attraverso momenti sia ludici che di riflessione spirituale, desse loro l’idea “dell’alzarsi e dell’andare in fretta” verso gli altri, verso chi attende. Ancora una volta abbiamo potuto sperimentare come i giovani siano capaci, quando sono i veri protagonisti, di vivere momenti di profonda spiritualità e condivisione. La conclusione dell’evento si è tenuta presso la vicina Parrocchia “San Giovanni Bosco” dei nostri confratelli salesiani. I giovani si sono stretti, anche per una questione di spazio, attorno ad una bella statua di Maria di Nazareth nell’atto di compiere il primo passo del viaggio verso la cugina Elisabetta. Il nostro arcivescovo, Mons. Filippo Santoro, ha ringraziato i giovani per essere stati capaci di accogliere questa convocazione che ha fatto sperimentare loro, per un pomeriggio, la bellezza di appartenere alla grande famiglia della nostra Diocesi.
Noi Figlie di Maria Ausiliatrice, Famiglia Salesiana e Diocesi, abbiamo potuto constatare che, solo unendo le forze nell’unico intento di renderci compagni di viaggio dei nostri giovani, riusciamo ad “andare in fretta” verso di loro. Alla prossima!
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