Circa 2000 ‘quadratini’, 8 metri di altezza, quasi 90 donne coinvolte ma un unico filo di lana a unire idealmente una comunità che, anche in tempo di pandemia e limitazioni a spostamenti e contatti sociali, ha trovato il modo per stare assieme: sono alcuni dei numeri dell’Albero di Natale all’uncinetto posto in Piazza Guglielmo Marconi a Brienza (PZ).
L’idea nasce seguendo l’esempio di un comune molisano che, già da qualche anno, propone un’iniziativa in cui creatività e solidarietà si fondono insieme.
Ad accogliere la sfida per creare l’albero di Comunità ci sono state le Ex Allieve delle FMA di Brienza, il MuLabo (Museo Laboratorio delle Arti e del Paesaggio), l’Associazione dei Pensionati.
Un patchwork di colori e immagini per abbellire e prendersi cura del proprio Comune, ma che fosse allo stesso tempo un racconto collettivo fatto di manualità, ricordi ed emozioni personali. L’unica regola a cui attenersi per inviare il proprio ‘quadratino’ all’uncinetto è stata la dimensione (8 giri, 16 cm): poi, spazio all’inventiva sbizzarrendosi con la creatività e spaziando dai classici temi natalizi a un’iconografia meno convenzionale quali loghi, emoticon ma anche vere e proprie serie tematiche di piccole piastrelle all’uncinetto.
Il risultato più bello, al di là del colorato tappeto di lana che avvolge l’Albero di Natale, è stato vedere tante persone mobilitarsi per dare il proprio contributo e realizzare uno o più mattoncini. Anche chi non sapeva lavorare all’uncinetto ha fatto comunque la propria parte: molti hanno donato la lana inutilizzata in casa oppure ne hanno acquistato diversi gomitoli, lasciandoli a disposizione in negozio, chi ha partecipato alla fase dell’assemblaggio e all’allestimento dell’albero issato in piazza.
Con una curiosa nota a margine: i ‘quadratini’ raccolti corrispondono grosso modo al numero dei nuclei familiari locali, un casuale ma significativo segnale di coesione e solidarietà della comunità burgentina.
Fonte Gazzetta della Val d’Agri
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