Il bullismo è purtroppo un fenomeno tristemente noto, oggi descritto e raccontato anche grazie a film, documentari e numerose testimonianze.
Nonostante tutti siano a conoscenza dell’esistenza e della gravità di tale fenomeno, solo negli ultimi decenni ci si è approcciati al problema in modo sistematico. Spesso, infatti, è stato sottovalutato, lasciando incustodite le vittime che il più delle volte non riescono a denunciare quanto accade. Con l’avvento di internet e dei social network, il bullismo ha ampliato il suo raggio d’azione, impadronendosi della rete, luogo virtuale che, sempre di più, per i giovani è contesto di
scambio e socializzazione.
Il progetto “Con(n)essi” vede il coinvolgimento di diverse sedi locali, al fine di prevenire atti di bullismo e cyberbullismo, nonché di rendere più consapevole il mondo degli adolescenti e quello degli adulti/educatori sulle relazioni e sull’uso responsabile della rete.
Abbiamo accolto con grande curiosità la sfida che ci è stata lanciata dal progetto, perché ci da l’occasione non solo di misurarci con una tematica spesso sottovalutata e che si pensa esista solo nelle grandi realtà, ma anche di poter condividere esperienze e impressioni con i ragazzi e con gli educatori.
Tramite “Con(n)essi” vorremmo che i ragazzi si rendessero protagonisti di un percorso, autori di un lavoro frutto di collaborazione e condivisione. Allo stesso tempo, vorremmo che gli adulti si sentissero più vicini ai ragazzi, così da avvertire le esigenze e i problemi degli adolescenti.
È per questo che abbiamo pensato, tramite degli incontri mirati, di affrontare la tematica sotto un duplice punto di vista: uno più strettamente giuridico-legale e uno educativo sociologico. Alla fine di questo percorso, con l’aiuto dei ragazzi e degli educatori verrà costruito un lavoro finale che sarà il risultato del lavoro congiunto dei gruppi.
“L’attenzione a non ferire è la più bella forma di rispetto” è questo lo slogan che abbiamo deciso di adottare. Con questo percorso vogliamo infatti che i ragazzi imparino non soltanto ad usare in modo consapevole i social, ma anche che imparino a relazionarsi con rispetto ed educazione.
Questo percorso sarà condiviso con i genitori, gli educatori, gli adulti per non sentirsi soli, ma compresi e appoggiati nelle loro scelte e nei loro ambienti.
Maria Pia Savarese e Gabriella Gambetta – Oratorio “Don Bosco” Brienza
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