La comunità delle figlie di Maria Ausiliatrice di Mercogliano, attualmente situate ad Avellino, ha messo in atto, in collaborazione con la pastorale giovanile diocesana, una iniziativa di accoglienza dei giovani delle scuole superiori, per quegli studenti che dai diversi paesi limitrofi, arrivano ad Avellino prima che suoni la campanella dell’entrata scolastica.
Dalle 7:30 alle 9:15 si presta questo servizio di accoglienza in due fasce orarie diverse: biennio dalle 7:30 fino alle 8:10;
triennio dalle 8 e fino alle 9:15.
L’iniziativa è iniziata il 28 novembre.
Il primo giorno erano in 4, oggi arriviamo a circa 200.
Con un passa parola efficace, sono accorsi a flotte.
Offriamo loro la colazione, un luogo in cui giocare a biliardino o a ping pong, ballare, studiare.
Vengono, giocano, ma cercano anche un confronto e, anche quelli che non sanno neppure l’Ave Maria, scambiano una parola, si lasciano guidare chiedono di confessarsi.
È una bella esperienza che probabilmente ricalca quella delle nostre consorelle del passato (quando offrivano il latte caldo per colazione, soprattutto in località fredde, alle giovani ragazze che andavano a scuola al mattino presto).
Con questi ragazzi stiamo cercando di attivare un percorso di accompagnamento che vada oltre l’accoglienza del mattino, con qualche iniziativa interessante come una scampagnata.
Il dubbio viene su cosa faremo dopo questo stato di emergenza pandemica, che sembra volgere alla conclusione, poiché non ci sarà più l’entrata scaglionata delle classi a scuola e quindi l’esigenza per i ragazzi di sostare in luogo. Abbiamo speranza che il Signore illumini la fantasia per inventare nuove forme di aggregazione dei giovani.
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