L’oratorio di Brienza (PZ) in questi mesi, in partenariato con Salesiani per il Sociale, TGS (Turismo Giovanile e Sociale) e CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) hanno dato vita a un progetto dal titolo: Con(n)essi, sul tema della prevenzione al bullismo e al cyberbullismo.
Diverse le fasi e le attività vissute in questi mesi: da incontri con esperti a giochi, da condivisione di idee e esperienze ad attività, da lavori di gruppi a realizzazione di spot pubblicitari e addirittura di alcuni murales. L’esperienza è stata maggiormente impreziosita anche dalla possibilità di un confronto intergenerazionale tra ragazzi e adulti, in cui è stato possibile superare le barriere dei pregiudizi per sentirsi vicine e condividere insieme un obiettivo e un tema.
Ecco il racconto e la testimonianza di due partecipanti al Progetto: “Dopo la prima fase di conoscenza e approfondimento sulla tematica del bullismo, in cui, grazie al supporto di alcuni esperti, abbiamo avuto modo di conoscere anche aspetti più propriamente tecnici di questo problema, ci siamo focalizzati sui lavori di gruppo. Le nostre esperienze, le nostre percezioni, ci hanno portato a valutare il problema del bullismo come un tema profondamente vicino alla nostra realtà. Le nostre riflessioni e le attività svolte hanno avuto il loro culmine nella fase finale, in cui abbiamo dato vita ad un prodotto frutto di collaborazione e di voglia di partecipazione. Abbiamo costruito un video, sotto forma di spot, che denunciasse, secondo la nostra idea, situazioni che possono accadere nei nostri ambienti: la famiglia, la scuola o anche l’Oratorio. Tutti, adulti e ragazzi, hanno prestato il loro volto e le loro mani per rendere più reale e veritiero questo messaggio, per far trasparire come, solo con l’aiuto degli altri, si può affrontare qualsiasi situazione. Per rendere poi più visibile e tangibile a tutti questo nostro percorso, abbiamo dipinto alcuni murales. Grazie al patrocinio gratuito del Comune, che ci ha concesso l’utilizzo dei muretti, abbiamo lasciato un nostro personale messaggio di denuncia. Abbiamo scelto appositamente questi muretti, perché costeggiano il tragitto che porta alla scuola, un po’ a simboleggiare una strada che porta direttamente ai ragazzi e alla loro quotidianità” . (Mariapia Savarese Gabriella Gambetta)
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